Quello che ho imparato dai social media



- C'è stata un'epoca lontana in cui Facebook era un'agenda, Skype il telefono, Pinterest una bacheca ed i tweet semplici post-it. Un'epoca arcaica, tipo 5 anni fa;

- Non importa quanto tu sia bella, quanto la tua pelle sia perfetta ed i tuoi capelli splendenti: i selphies si fanno rigorosamente dal basso verso l'alto;

- Non importa quanto tu sia uno scorfano, coi punti neri e i capelli di paglia: il filtro Valencia illuminerebbe pure Malefica; 

- Non è che perché tu passi ogni istante su Facebook e il cellulare ti notifica pure quando bolle l'acqua, allora sei autorizzato a pensare che tutto il mondo faccia lo stesso. Per esempio, la prossima volta che vuoi avvisarmi per aver dimenticato il portafoglio nella tua auto, anziché inviarmi un poke prova una di queste sconvolgenti opzioni: riportarmelo indietro, SMS o - Udite! Udite! - telefonata. Magari mi risparmio un paio d'ore di patemi, e ci potrebbe scappare addirittura un caffè;

- Tumblr non ho ancora ben capito a cosa serva, e mi rifiuto di capirlo finché non imparerò a pronunciarlo;

- I gruppi su Whatsapp sono la prova tangibile che Dio è morto, Marx è morto e anche il Garante della Privacy non si sente più tanto bene;

- C'è un social per ogni persona ed una circostanza per ogni social. Per favore, trovate il vostro (sei lapidario? Allora twitta. Ci siamo conosciute parlando di come scolare gli spinaci? Magari evita di invitarmi sul tuo Linkedin a cadenza settimanale. Sei una gnocca? Istagrammati pure le tonsille, ma, per favore, non mi scrivere l'unedì).

- Non esattamente un social, ma tant'è: perché nessuno di quelli che comprano i booster su Candy Crash fa mai outing?? Saranno mica gli stessi che votavano Forza Italia??

- Se ti sei assentato per malattia, magari evita di pubblicare foto dell'ombrellone, o del compleanno di tuo marito;

- Non è il posare con le gambe incrociate o i piedi storti che fa di te una fashion blogger;

- Non so come siano messi orche e panda allo stato attuale, ma qualcuno dovrebbe fare delle magliette per la salvaguardia delle email;

- Puoi tranquillamente arredare casa da Mondo Convenienza, l'importante è mantenere un angolino in beige su cui inquadrare una rivista chic e un quarto di ciotola con della frutta;

- Rassegnatevi: Facebook è out;

- Anche per noi poveri rifugiati di Instagram l'Inverno sta arrivando;

- A me non preoccupa l'esibizionismo. A me preoccupa il narcisismo (pensateci..);




- Prima di pubblicare, ricordati chi legge cosa;

- Filtra. I filtri sono il sale della vita. (In ogni senso...);

- Un social su cui la mamma del tuo compagno di classe delle elementari ha la libertà di mandarti foto di gattini e vignette con biechi doppisensi a sfondo sessuale dai dubbi risvolti ironici è un social che non merita di essere frequentato;

- Se c'è una cosa peggiore di uscire con gli amici reali e passare il tempo ad interagire via social con gli amici virtuali, è uscire con gli amici reali e passare il tempo ad interagire via social con quegli stessi amici reali (anzi no: la cosa peggiore è commentare quelle interazioni..)

- A volte nella vita, così, senza un motivo preciso, può anche valere la pena di vivere un'esperienza prima di condividerla con il resto del mondo...

20 commenti :

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    1. siete libere di contribuire con nuovi spunti!!

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  2. Sono un caso disperato...conosco a metà dei social che nomini...comunque condivido il fatto che si esageri un po'. (Cos' hai contro i gruppi di whatsapp?)

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    1. Dunque: ipotizziamo che io e te ci conosciamo (intorno ad una ciotola di biscotti svedesi) e siccome sei tanto simpatica ti lascio il mio numero così in futuro mi passi le fotine scattate quel giorno. Poi siccome vuoi proprio eccellere in simpatia, mi inserisci in un tuo giro di contatti whatsapp (le patite dell'uncinetto, o gli amici di Acquedolci, poco importa). Nel giro di un nanosecondo, e senza che io abbia avuto modo di approvare o meno, mezzo universo si ritrova il mio numero di telefono (la cui segretezza, come puoi ben capire, noi superstar cerchiamo di difendere accanitamente).

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    2. ...ecco perché non ce lo siamo scambiate, ih ih ih!

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    3. ..ma siamo sempre in tempo.. basta che nessuno mi whatsappi!

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    1. ciao vale! anche tu sei libera di contribuire con le tue osservazioni ;)

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  4. Ahahahahahahahha!!!! Oddeo!!! Questo post mi è piaciuto un sacco.. oltre tutto... io tumbrl lo pronuncio *tamb(o/i)rl* alternando la o e la i all'occorrenza! :P Accetto correzioni da chi è più letterato! P.s.: ma sai che secondo me, se non si esagera (frase che vale per tutto lo scibile), FB non è poi così male!? ;)

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    1. sono d'accordo anche io che la tecnologia in sé è solo un mezzo, ed è l'uso che se ne fa a decretarne l'esecrabilità.. ma sai qual è il problema?? se io uso FB con morigeratezza, ma tutto il resto dei miei contatti spedisce gattini e aggiorna lo status per dirci che la moka comincia a fischiare.. beh.. comincio a fischiare pure io..
      (per caso ti devo uno stampa-biscotti???)

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  5. Ihih io pensavo di essere molto intollerante verso certe cose (tipo le caffettiere che fischiano!)... ma tu manco scherzi! Ci vogliono palestre per allenarsi in questo campo! Per me è valida la schiera di amici adolescenti di mia sorella, che, ahimè aggiunsi tutti indistintamente e a volte leggendo ciò che scrivono mi parte un embolo e divento verde e mi si strappa la maglietta! Poi però ci si abitua! :P
    (Lo stampabiscottiiiii vero!!! Col caldo che fa qua uno a tutto pensa, ma non a pratiche che riguardano burro sciolto o forni accesi...me l'ero scordato! :D)

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    1. no no, io sono fermamente intenzionata a non tollerare nessuno che sia sotto i 20 o sopra i 60 (e comunque tollero ben pochi di quelli che sono nella fascia intermedia)..

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    2. Fiuuuu.. rietro nella fascia della tollerabilità per due paia di anni....... come sono giovane! :P

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  6. Parole Sante!!! Quoto tutto!

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  7. sono pienamente completamente inequivocabilmente d'accordo!
    clap clap
    Sara

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  8. Ahahaha tutto vero, ma la cosa sconcertante è che certi pubblichino "roba" come se non ci fosse un domani senza rendersi conto che quel che finisce su internet è assolutamente pubblico e in qualche modo ci resta per sempre... Quanto a tumblr, mmm, forse un blog per che chi non ha voglia di un blog? (niente testo, tante foto video e citazione)... :-)

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    1. ma infatti! sarà che io mi sono avvicinata a Internet in un'epoca lontana in cui tutti ti dicevano che a dare i propri dati ti avrebbero sgozzato in un bar di caracas, ma insomma.. qui mi pare si esageri nel senso opposto..

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    2. Scelto come top of the post :-)
      http://laurahandmadecorner.blogspot.it/2014/06/top-of-post-26-di-ordinata-mente.html

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    3. ...è sempre un onore! :)

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