Ho un problema con l'alcool: non mi piace.
Quel gusto acido, quella sensazone di bruciore nella gola, quella specie di rilassatezza che ti viene nei muscoli, come se all'improvviso fossero diventati pappetta.. no, proprio non mi piace.
Epperò..
La mia storia con l'alcool è iniziata, come per quasi tutti, negli lontani anni della (tardo-)adolesceza, quando tiravi tardi sui muretti, avere una birra in mano era tremendamente figo e berla davvero, alla fine, non era poi così importante.
(mi chiedo come mai i negozianti e i baristi vendessero senza battere ciglio alcoolici a me che 15 anni sì e no li dimostro ora. Altri tempi, altre storie..)
Una vera e propria evoluzione etilica l'ho avuta però negli anni folli e sregolati dell'università, quando era semplice e perfettamente naturale scolarsi cocktail, gin-lemon e vodka-tonic, preferibilmente in compagnia di sconosciuti, e poi il mattino dopo passarsi un po' di correttore sotto gli occhi e andare a lezione.
(devo ammettere di avere ricordi solo vaghi di quelle nottate. Segni fisici evidenti, per fortuna, non ne ho riportati e gli organi che mancano alla conta generale, s'è scoperto, mancano proprio dalla nascita. Come poi sia riuscita a laurearmi, peraltro cum lode e in regola sui tempi, resta un fatto curioso e affascinante insieme)
All'epoca ero giovane e senza particolari scrupoli in merito alla mia salute. Non vorrei barare, ma credo proprio di non aver mai sentito dire che diversi tipi di alcool non vanno mai mischiati tra loro, almeno, non in quel periodo.
La patente l'ho presa molto più tardi, quindi non avevo remore neanche in quel senso.
Le droghe, per quanto abbia opinioni assai tolleranti in merito, personalmente non mi hanno mai incuriosito.
E sì, ammetto che mi sia capitato più di una volta di svegliarmi in case sconosciute, ma ho avuto la fortuna di non imbattermi mai in pazzi assassini, e, non avendo mai trovato in giro Kellog's extra, ogni volta mi sono rivestita e me ne sono andata.
Una sola volta me la sono vista veramente brutta, e devo ringraziare il Caso se nel locale in cui ero andata a finire lavorava un amico dell'amico di un amico, che grazie a un giro di telefonate è riuscito a rintracciare qualcuno che mi ficcasse sotto una doccia e controllasse che non tirassi le cuoia nel corso della notte.
Ecco: ancora oggi non so esattamente cosa abbia ingerito quella volta, in quali misture o proporzioni.
So solo che da allora i superalcoolici mi danno la nausea e che riesco a tollerare solo la birra, in determinate condizioni (mai di giorno, e solo su determinati alimenti) e 4-5 bicchieri di vino bianco in tutto l'anno.
Se vado oltre, nausea.
La capiroska con moltomolto zucchero, moltomolto lime, moltemolte fragole e tipo un cucchiaino di vodka.
Il rum nel babà? Schifo.
Epperò...
Epperò mi piacerebbe, ogni tanto, avere qualcosa da potere ordinare, niente che stordisca o faccia danni, intendiamoci, solo quella gradevole sensazione di lasciarsi andare, di scioltezza, di lieve euforia...
Insomma, in definitiva: avete cocktails da consigliarmi???
hai perfettamente descritto le mie sensazioni " niente che stordisca o faccia danni, intendiamoci, solo quella gradevole sensazione di lasciarsi andare, di scioltezza, di lieve euforia..." dopo aver bevuto uno spritz! Provare per credere
RispondiEliminanaaaaa.. qua ci vuole qualcosa di più forte di uno spritz..
EliminaIo non sono una buona consigliera in questo senso
RispondiEliminabevo liscio.... di cocktail solo un paio piuttosto forti
e siccome esco di rado non rischio il fegato.
secondo me qua il mio cocktail me lo devo inventare io..
EliminaChe Dio salvi la Birra!!!!
RispondiEliminala birra è buona, ma stordisce quanto una coca :(
EliminaAllora: da signora che lavora dietro il bancone di un american bar, posso dirti che ci sono molti buoni cocktail che reputo di classe come lo Spritz per un happy hour alla moda , il Martini Royal per darsi un tono e sentirsi elegante, il Manhattan è più da sera, Alexander dolce e delicato ma se sei intollerante al lattosio evitalo, un Rusty Nail se vuoi ubriacarti di brutto e farti portare a casa in braccio, il sofisticato Old-Fashioned. Poi se fa caldo cosa c'è di meglio di un allegro Mojito o una colorata Pina Colada? Un Pernod fa sempre signora d'altri tempi ed molto corroborante, però deve piacerti l'anice.
EliminaEcco questi sono alcuni dei miei cocktail preferiti, ma quando personalmente mi siedo al bancone e ordino qualcosa da bere non scelgo mai un cocktail perchè non mi piace berli in generale, preferisco prendere sempre un burbon, un cognac, un room invecchiato o un liquore dolce se ho voglia di dolce, insomma uno di questi liquori accompagnati da un cubetto di ghiaccio e mi sento bene davvero. Non so cosa intendi per stordimento, personalmente bevo per sentirmi bene e soddisfatta, per provare piacere insomma.
aspeeeeeeeeeee' signora del bar.. torna qua che ne parliamo...
Eliminadunque: se parliamo di cocktail, anche io ho in mente qualche nome che so non dispiacermi.. però proprio intendevo alcoolici e basta, quelli da prendere col cubetto di ghiacchio e al massimo una fetta di lime.
Eliminae' che non me ne intedo di liquori e basta, e tra quelli che nomini tu ho provato solo il bourbun (bleah).
uhm.. mi sa che mi devo dare alle prove etiliche..
A me piace tanto il Capitan Morgan con un cubetto di ghiaccio, oppure se non ce l'hanno un qualsiasi rum scuro, poi dopo cena mi piace un cognac Courvoisier o se ho voglia di dolce l'italianissimo Amaretto Disaronno.
RispondiEliminaIl classico Martini con un oliva dentro? Come aperitivo
A me piace moltissimo il Pernod con ghiaccio, ad esempio. Oppure in certe serate il Coca Buton con 1 cubetto di ghiaccio ma ti avverto: è fuori moda, passi per antica.
Sono ancora nel pieno "degli anni folli e sregolati dell'università" e, dopo un po' di japanese ice e qualche cosmopolitan, ho già ripiegato sul baileys con ghiaccio e cacao.
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