I due assignment di Ali Edwards per i mesi di Aprile e Maggio, nella mia testa, hanno finito per diventare speculari uno all'altro, andando a ricercare nelle immagini e nelle parole i miei progressi, le battaglie e i passi falsi nell'impresa in cui mi sono imbarcata.
Mi piace, sì..
Il fatto di aver scelto un formato diverso dall'originale mi porta a dover fare delle modifiche, vuoi nello stampare le schede, adattandole alle mie esigenze, vuoi quantitative (per dire, tutto quello che lei sviluppa su una pagina, da me trova posto in due, e nel processo mi perdo sempre qualche pezzo).
Per Aprile il compito era di identificare delle immagini che rappresentassero la maniera in cui la parola scelta stia trovando spazio nella nostra vita.
Piuttosto che andare a scandagliare i miei archivi fotografici, ho preferito scattare foto nuove, e non è stato semplicissimo.
A volte le immagini indicano chiaramente la connessione col concetto del costruire, altre volte nascondono dei collegamenti che probabilmente sono chiari solo nella mia testa.. ma sono molto soddisfatta lo stesso!
1. Viti e bulloni del nostro Pax, un costruire in senso letterale;
2. Gli occhiali presi assieme alle colleghe, simbolo del consolidarsi di varie amicizie;
3. Fiori in vaso, e la mia decisione di volerne sempre un mazzo nella casa nuova;
4. Scarpe da ginnastica, per (ri)costruirsi una forma fisica (obiettivo non troppo centrato);
5. La mia parola;
6. Un selphie senza troppo senso, ma una foto di me stessa mi pareva dovesse starci;
7. Ancora fiori;
8. Gli scatoloni con cui abbiamo costruito pezzetti della nostra nuova casa.
L'assigment di Maggio consisteva invece nel creare delle card/affermazioni su se stessi, dal titolo "I AM", sempre correlate alla parola scelta.
La tecnica usata per le card (stencil col gesso e poi spruzzi di colore) non è particolarmente nuova, ma lo è stata per me che non mi ero mai cimentata col gesso acrilico. I colori non sono quelli che avrei scelto in assoluto, ma semplicemente quelli che mi trovavo in casa, residuo di qualche kit SC mai utilizzato.
In quanto alle mie affermazioni, non voglio dire che sia stato difficile (ho sempre un'idea abbastanza precisa su quasi tutto, figuriamoci su me stessa), ma illuminante, quello sì. Mi sono sforzata di riflettere su aspetti che spesso trascuro, cercando di contenere lo sproloquio (scrivere sul gesso non è proprio il massimo..) e passando dall'inglese all'italiano a seconda della lingua che rappresentasse meglio quello che cercavo di esprimere.
1. Pianificatrice
2. Still learning
3. A work in progress
4. Scared
5. Osservatrice
6. Patient
7. Crafter
8. Lots more...
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