Story of a Home - Special Guest parte II

Come già raccontato qualche giorno fa, recarsi all'Ikea per acquistare quel che ci mancava degli arredi di casa è stata quasi una scelta obbligata.

"Quel che ci mancava" è però una definizione inesatta, considerando che stiamo passando da circa 60 a circa 120 mq, tanto più che anche per i 60 mq pregressi ci siamo sempre limitati a riciclare quel che dismettevano altri familiari, rimandando il momento in cui comprare arredi veramente "nostri" a quando avessimo avuto una casa veramente "nostra" (almeno, io rimandavo.. mio marito era solo felice di non dover spendere..).

Insomma, per farla breve allo stato attuale possiamo dire di essere in possesso solo dei mobili di quello che viene pretenziosamente definito lo studio di Daniele (non che abbia niente da studiare, ma chiamarlo cameretta metteva tristezza..).

Ora, chi mi conosce sa bene quanto affetto io riservi alla mobilia made in Sweden e comprenderà quindi facilmente come io non abbia neanche mai preso davvero in considerazione nessuna possibile alternativa, tanto più che lo sforamento del budget (le ultime stime indicavano che abbiamo sforato del 120%) ci costringeva giocoforza ad orientarsi su opzioni low budget.

Diverso è l'atteggiamento dell'altra metà degli aventi diritto, il quale, nella sua sia pur dichiarata incompentenza ed ancora più proclamata completa&totale indifferenza, è però molto sensibile ai gusti idee pregiudizi materni di chiara impronta old school tra cui prevalgono due principi tra tutti:
1) non è buono se non costa tanto;
2) non è buono se non lo puoi comprare vicino casa.

(è così che si sono ritrovati le pareti di casa ricoperte di un parati color rosa antico con tralci di vite e fiori argentati, ma questa è un'altra storia..)

Ma chi la dura la vince, per cui, dopo ripetuti rinvii e costretti dallo scadere di una promozione a cui non volevo rinunciare, una bella domenica ci siamo infilati in macchina e partiti alla volta di Ikea Catania.
E qui, cari miei, ho scoperto cose su mio marito che non avevo mai avuto modo neanche lontamente di sospettare:

  1. E' assolutamente e totalmente privo di qualsiasi capacità immaginifica. Gli fai vedere un tavolo bianco e gli dici "beh, potremmo prenderlo nero" e lui ti sgrana gli occhi smarrito, si guarda intorno alla ricerca di qualcosa su cui posare lo sguardo, pronto a chiedere all'omino Ikea di turno se per caso non gliene possono montare uno nero lì su due piedi;
  2. E' anche privo di fiducia in se stesso in qualità di architetto (e questo ci sta, non è davvero cosa sua..), ma è privo di fiducia anche in ME come architetto (e questo ci sta assai meno), né si lascia convincere dal principio che "okay, magari siamo due schiappe, ma quando mettiamo su una casa che piace a noi, a chi altri dovremmo rendere conto..?". Conclusione, ha piagnucolato tutto il tempo chiedendomi di assoldare un architetto vero che ci aiutasse nella scelta. No, dico, ci rendiamo conto?? Un architetto (= euro 1500) che mi accompagnasse all'Ikea a scegliere la composizione della Billy (= euro 120)?!?!
  3. Ha fatto suo un curioso principio (sempre di derivazione materna) secondo cui, visto che la mia perfidia mi ha portato a scegliere un pavimento grigio chiaro, ora "la casa ha bisogno di colore", cosa che ci può anche stare, purché il colore si limiti ai complementi d'arredo e non mi faccia ritrovare col soggiorno giallo limone che aveva adocchiato lui.
  4. Quando mio marito si innervosisce, diventa aggressivo;
  5. Per fortuna le polpette con la marmellata di mirtilli riescono a calmarlo.
Insomma.. dopo aver questionato per un'ora (un'ora!!!) per delle tende (delle tende!!!) che io volevo comprare (Ma sono bianche! Mi avevi promesso che le tende le avremmo prese colorate!!!), mi sono data per vinta: ho strappato la mia wishlist, posato le tende sul loro scaffale, gli ho comprato un cono gelato (probabilmente la cosa che gli è piaciuta di più in tutto lo stabile è stata la macchinetta automatica per il gelato) e siamo rimontati in macchina con solo un vassoietto oblungo che era piaciuto a tutti e due.

Poi ho preso un giorno di ferie e il lunedì sono tornata a comprarmi tutto da sola.

12 commenti :

  1. Oh come ti capisco! Ti dico solo che, dopo aver discusso PER MESI su come volevo la cucina e aver fatto disegnini vari (che il falegname ha perfettamente capito, tra l'altro), quando finalmente è arrivata LUI ha detto:" mi piace, ma io non avevo capito che era così". Mai in mia presenza ha riconosciuto i miei ineffabili meriti di architetto.
    Sull'Ikea...idem (e ovviamente lo stesso dicasi x Tiger)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. gioia, non me lo dire.. la cucina sarà il prossimo esediovuoleultimo step che ci toccherà affrontare!!!

      Elimina
  2. Mi astengo... sono troppo fortunata

    RispondiElimina
  3. sei semplicemente....DI-VI-NA!!!! :)
    ma cos'hai contro il salotto giallo limone!?!??!?...ahahahah

    RispondiElimina
    Risposte
    1. pensa che come massima concessione estetica ora ho sei sedie giallo limone!!! e neanche gli bastava, voleva ingiallolimonare anche tavolo e parete attrezzata (mentre il divano sarebbe rimasto austeramente bordeaux..)

      Elimina
  4. Iole for Presidente!! così si fa!!!!
    abbraccio,
    A, Ct

    RispondiElimina
  5. io ho sposato un consulente d'arredo, poi ha cambiato mestire, ma è rimasto il punto di riferimento per parenti ed amici che vogliono arredare casa, e quando c'è da fare qualcosa io sfodero un magnifico sorriso corredato da battito di ciglia e dico << Amore, l'arredatore sei tu, tocca a te trovare la soluzione>>

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ma a me PIACE cercare le soluzioni!!! (ultimamente ho scoperto che mi piace anche montare i mobili..). Gradirei solo che non mi si ostacolasse, tutto qui..

      Elimina
    2. E siccome non sopporto il fatto che ogni qualvolta si va da Ikea lui sembra il bianconiglio e non mi da nemmeno il tempo di guardarmi in torno, se le trova da solo le soluzioni ed io mi evito lo stress. Ce ne vuole pazienza...

      Elimina
  6. E hai fatto bene!
    All'Ikea non si va con i mariti (anche se devo ammettere che il mio è piuttosto paziente, sarà perché abbiamo gli stessi gusti e la stessa voglia di arrangiarci).
    Al massimo si va con un'amica... la perfezione è da sole. =)
    Dani
    P.S. Non conosco nessun uomo con le capacità immaginifiche di cui al punto 1. =)))

    RispondiElimina
    Risposte
    1. All'Ikea da sola: nel giro di 3 ore ho compilato la mia lunghissima lista acquisti, pagato e fatto preparare il mio ordine.. e poi me ne sono andata a mangiare un waffle! :P

      Elimina

Your comments feed my blog!