C'è una cosa che non ho mai potuto soffrire: quando, di fronte a qualcosa che viene percepito come proficuo, o quanto meno auspicabile, mi sento dire "Ah, mi piacerebbe tanto, ma proprio non ho il tempo...".
Che accidenti vorrebbe dire?
Il tempo è una delle poche cose democratiche che ci son rimaste: ce lo abbiamo tutti in ugual misura, 24 ore al giorno, non si scappa.
Poi, si capisce, di quelle 24 ore ognuno fa un po' quel che gli pare, e vabbè, qualcosa resta fuori dal nostro controllo, ma gran parte possiamo organizzarla come più ci piace.
La sottoscritta, ad esempio, viene sistematicamente deprivata di 7 ore e mezza 5 giorni alla settimana che per motivi fortemente autocratici una nota Azienda del Credito ritiene di sua propria spettanza.
Un monte ore sicuramente impegnativo, ma di certo non totalizzante: ne restano ancora un bel po' da ridistribuire.. e qui già sento i cori greci di chi pretenderebbe di togliere dal conto anche il tempo che dedichiamo al sonno, alla cura della casa, della famiglia. Ma ne siamo proprio sicuri?
Voglio dire, sicuri di non potere puntare la sveglia mezz'ora prima e dedicare quei 30 minuti a qualcosa che ci appassiona? Sicuri di non poter lasciare che un po' di polvere si accumuli sui soprammobili o che per un paio d'ore i ragazzini si spiccino i compiti da soli?
Ecco, io a questo non voglio crederci: il tempo c'è, è lì che aspetta di essere utilizzato in base alle nostre preferenze. Il concetto è assai semplice e sono sicura che molti di voi si diranno d'accordo.. salvo poi trincerarsi dietro il "mi piacerebbe tanto, ma proprio non ho tempo" non appena ci parlano di qualcosa di cui alla fin fine non sentiamo tanto il bisogno.
Intendiamoci, non sto qui a farvi la morale, che il tempo libero venga impiegato come più ci pare è un sacrosanto diritto di ognuno di noi. Solo che non li reggo quelli che scelgono di fare altre cose e poi mi vengono a dire "beata te che hai tempo per leggere, io proprio non ci riesco..".
Io non ho più tempo degli altri.
Io scelgo di usare un po' del mio tempo per leggere libri e nel frattempo la mia casa è in perenne disordine, i miei capelli peggio, non accendo la tv per settimane.. e sì, non faccio neanche un po' di esercizio fisico.
Voglio dire: non è che pensi di essere particolarmente virtuosa per il fatto che mi piace leggere. A parte che, appunto, mi piace, e quindi non vedo che merito ci sia, sono anche consapevole del fatto che farei meglio a leggere meno e, per esempio, andare un po' in palestra.
Ma, voglio ribadirlo ancora una volta, il mio problema non è che non ho tempo per andare in palestra.. è che preferisco impiegare quel tempo in altre cose.
Il problema secondo me è che la lettura viene ancora percepita come qualcosa di doveroso ma impegnativo. Sarà un retaggio dei tempi della scuola, che ne so, quando da una parte ci imponevano letture scelte da altri, e dall'altra ci propinavano la pappetta annacquata della storia della letteratura al posto dei libri veri e propri.
La scuola in questo è potentissima, un'enorme macchina che tritura tutto lo scibile con il dichiarato scopo di servirlo sminuzzato, scomposto e riassemblato.
Insomma, non sopporto chi non ha tempo, e non sopporto quelli che bisogna leggere e che leggere-fa-tanto-bene-perché-allarga-gli-orizzonti, che sarà anche vero, ma se mi si dice così dieci a uno che quello non è un vero lettore.
Perché se continuiamo a ripeterci che bisogna leggere spostiamo l'attenzione dall'oggetto della lettura al suo soggetto e all'operazione meccanica di far scorrere lo sguardo da una parte all'altra della pagina fino al totale esaurimento delle stesse.
Non voglio sindacare sulle scelte (beh, non tanto..) e non credo neanche nell'esistenza di libri che si deve necessariamente aver letto, ma, insomma, incontro quotidianamente gente che dice di amare la lettura e poi ti tira fuori trame la cui consistenza è pari all'ultimo episodio di Don Matteo...
Perché continuando di 'sto passo, tutti a ripetersi che bisogna leggere, ci ritroveremo prigionieri di librerie che sono negozi di giocattoli travestiti, dove puoi restare accecato dai colori fluo delle copertine e dove puoi trovare dieci libri con la parola cupcake nel titolo, ma neanche uno di Calvino.
Come dite? Ma no... non possiamo essere già prigionieri di questo universo...
"Il problema secondo me è che la lettura viene ancora percepita come qualcosa di doveroso ma impegnativo" esatto! molti la prendono come una medicina o una vitamina) e non è così...prima di tutto deve essere un divertimento...
RispondiEliminae veramente per le cose che ci piacciono veramente si trova sempre tempo volendo. E quanto alla lettura non bisogna essere supereroi per trovare anche 10 minuti per leggere prima di andare a dormire ad esempio...
ps uffa e le librerie veramente fanno schifo...per trovare dei libri "veri" e no quelli tipo - come dimagrire in 10 giorni o superare la crisi di coppia - ce ne vuole!
bonustrack: il primo, fondamentale diritto del lettore è quello di non leggere affatto! o leggere solo quando se ne ha la voglia..
EliminaA me piace leggere la mattina durante la colazione, leggo tutti i giorni e nonostante tutto al massimo il numero di libri letti in un intero anno non superano la decina, allora qualcuno di mia conoscenza ha osservato che allora non sono una vera lettrice, se il massimo che posso fare è leggere solo 10 libri in un anno, beh! Leggo, mi fermo e rifletto rifletto e penso alla storia, mi faccio le mie considerazioni, a volte rimango giorni a pensare su alcuni passi e giorni a rileggerli per analizzarne il testo e trovarci il significato intrinseco. Leggere è bello. È inutile dire che concordo in tutto quello che hai scritto in questo post.
RispondiElimina..e poi assia, quei tuoi 10 libri sono 10 libri veri! tante volte la gente si gloria di leggere e quando gli chiedi qualche nome se ne esce con robetta alla moccia, o peggio ancora quei post-liala con qualche scena di sesso in più ;)
Elimina....hai ragione, si legge per il piacere di leggere! Non bisognerebbe certo sindacare sulle scelte dei libri, in fondo ognuno trova nei libri ciò che vuole, ma la tentazione è forte. Io ad esempio, posso (ri)leggere Il mercante di Venezia o, che so, I promessi sposi e poi tranquillamente Le mille e una notte o Il signor Malaussene...(o Paperino!!!!).........e non so cosa abbiano in comune questi libri, ma rileggerli mi fa bene! Buon anno e buona lettura in ogni momento della giornata! :)
RispondiEliminaciao angela.. hai colto un altro punto importante: qual è il filo rosso che unisce le nostre letture? Spesso ci si appassiona ad un autore cominciando a leggerne l'opera omnia (il più delle volte per restarne delusi), a volte si passa senza un filo logico da un libro all'altro, che all'apparenza magari non hanno niente in comune.. uhm.. devo rifletterci ancora un po'..
EliminaQuanto mi è piaciuto questo post.
RispondiEliminaIo ho sempre divorato tanti libri; però, da quando ho aperto il blog, quasi due anni fa, leggo tanti blog ma pochissimi libri.
Vorrei avere più delle 24 ore concesse... =)
Dani
sicuramente impiegherai quelle ore in qualcos'altro, che probabilmente ti appassiona di più, almeno in questo momento! anche il piacere di leggere va e viene.. e non c'è niente di male, no? ;)
EliminaInutile dire che sono d'accordo. Sulla lettura vale quanto detto da Pennac :"Per leggere, come per amare, c'è sempre il tempo" . Chi non legge è perché non ne ha voglia, non perché non ne ha il tempo. Io leggo sempre e dovunque (anche mentre avevo le doglie!), a meno che non sia in fase no, come per adesso. Quanto detto vale per tutto. Quando qualcuno sente che mi do ad attività creative , la prima reazione è :"Ma dove trovi il tempo?" E tu dove trovi il tempo di andare in palestra, dal parrucchiere, dall'estetista? Io ci vado poco e nel mio tempo libero (poco) non mi metto a poltrire, tutto qui.
RispondiEliminafase no? ma se recensisci un libro a settimana!!!
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