Le tot cose che avrebbero dovuto insegnarmi a scuola

Okay.
Potrei declamare a memoria un buon numero di poesie dell'800, decodifico la gran parte dei termini medici grazie alle loro origini etimologiche e sarò sempre in grado di dire con quanti cazzo di cocomeri e pomodori s'è ritirirato quel debosciato di contadino dal mercato.
Queste cose le so perché, sia pure con scarsa attenzione, ho frequentato un intero ciclo di studi dalle elementari al liceo nelle materne braccia della scuola pubblica italiana.



(l'università mi ha permesso invece di sviluppare capacità ben diverse quali dormire in 7 su un letto a due piazze e mischiare tra loro consistenti quantità di alcoolici di diversa natura, e di questo non smetterò mai di rendere grazie)

Restano però una serie di cose che la scuola dovrebbe insegnare e che invece lascia nell'inespresso tutta una vita;
Roba che qualcuno, poi, conquista faticosamente crescendo, a costo di mazzate terribili e ferite emotive, e a cui qualcuno, invece, non arriva proprio mai;
Roba a cui noi contribuenti, per una volta, saremmo ben felici di contribuire (anche se questo dovesse implicare un aumento delle imposte al fine di regalare una calcolatrice ad ogni contadino d'Italia);

1. Dividere il conto di un ristorante (il che vale sia nel caso di compagnie micragnose, i cui membri vadano in tilt per la bottiglia d'acqua cumulativa e per scorporare dal totale le 4 patatine prelevate da Tizio dal piatto di Caio, sia nel caso, più magnanimo, di conti alla romana, in cui semplicemente il problema è capire la quota spettante a ciascuno);

2. Usare Google (sembra incredibile, ma poi ogni volta mi rendo conto che un sacco di gente non lo sa ancora fare);

3. Flirtare;

4. Abbandonare la propria confort zone;

5. Ascoltare chi ci sta di fronte;

6. Stirare una camicia;

7. Che gli anni passano in un battito di ciglia: i bambini crescono appena volti lo sguardo, i genitori invecchiano, gli amici partono;

8. Il parcheggio a marcia indietro;

9. Chiedere scusa quando si ha torto, e chiedere scusa quando si ha ragione. E capire la differenza;

10. Accettare con faccia lieta ed animo grato i regali obbrobriosi;

11. Consolare qualcuno che piange;



Dimentico qualcosa??

6 commenti :

  1. Bene, mi sembra un elenco abbastanza completo.

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  2. Hai detto benissimo. Io ne aggiungerei un'altra: si dovrebbe insegnare a non reagire alla stupidità e alla presunzione, anche quando ti prudono le mani e le parole vorrebbero scappare via di bocca.

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    1. dici?? non so.. forse nel mio caso il problema è che reagisco in maniera anche sproporzionata.. certo che difficilmente me l'avranno insegnato a scuola!

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  3. Beh aggiungerei anche imparare a leggere quel che c'è scritto (mail, documenti, ecc..) invece di interpolare qualche parola e dare la propria interpretazione...

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  4. "Il parcheggio a marcia indietro" ahahahah è ovvio quello lo insegnano i papà! Per fortuna mio padre mi ha trattato come se fossi stata un uomo camionista che deve saper gudare sia a marcia avanti che a marcia indietro! XD
    Comunque esilarante, concordo con te!!!!

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