Mentre leggerete questo post io sarò altrove, impegnata a spendere soldi al Fantasy&Hobby, a mangiare focaccia e pansoti e canticchiare De Andrè salendo per i carrugi.
Capricciosa ed imprevedibile come suo solito, la legge delle coincidenze ha voluto che io non ci fossi proprio il giorno di una ricorrenza di quelle storiche. Oggi, infatti, la mia vita lavorativa è ad una svolta decisiva: dopo 4 lunghissimi ed interminabili anni, abbandono ufficialmente la palude del precariato per approdare al magico mondo dell’indeterminato.
Ecco.
Non so dirvi esattamente come mi senta: avevo immaginato l’euforia, avevo immaginato di festeggiare a spumante in ufficio e a vodka con gli amici, avevo anche già scelto la borsa che mi sarei regalata come premio.
E invece no, non mi sento affatto euforica: il clima è pesante, dentro e fuori la mia azienda, l’aria rarefatta, e a me non piace la piega che prendono le cose in questi ultimi tempi (mezzucci, complotti, delusioni).
E poi, e lo dico in tutta onestà, c’è anche una sorta di strisciante imbarazzo: io?! Chi sono io per gioire di qualcosa che dovrebbe essere garantito a tutti e invece mi viene quasi elargito per graziosa concessione? Che merito c’è ad arrivare primi se le regole del gioco non sono uguali per tutti, se non c’è trasparenza sulle giurie e molti neanche hanno avuto modo di presentarsi alla partenza?
Intendiamoci, io non ho mai giocato sporco. Sono arrivata dove sono passo dopo passo, c’è stato lo studio, ci sono stati i sacrifici. Non ho azionato leve per avere facilitazioni. Non ne avevo, e non voglio neanche essere tanto ipocrita da dire che non lo avrei fatto in ogni caso: non lo so cosa avrei fatto, se avessi potuto.
Non so neanche dove voglia andare a parare questo post: non ci sono stoffe colorate e fiorellini, non c’è ironia e non c’è sbrilluccichio.
Forse sto solo invecchiando.. o forse questo è davvero un gran brutto mondo…
Ti capisco, anche se io sono nel mondo del tempo indeterminato da anni. Non mi rende felice essere in una situazione "privilegiata" rispetto ai giovani che si affacciano solo ora al mondo del lavoro. Non mi rende felice pensare che chi viene assunto adesso lo è a condizioni molto diverse (peggiori, ovviamente) rispetto a quelle alle quali sono stata assunta io. Non mi rende felice ciò che mi richiedono di fare ora, rispetto a quello che era il lavoro per i miei colleghi che sono andati già in pensione.
RispondiEliminaInsomma, non mi rende felice capire che la situazione è in continuo peggioramento.
Ciao. Silvia
sono felice per te Iole, ma capisco il tuo stato d'animo. concediti un pò di "festa" anche se li fuori è dura tu non hai giocato sporco quindi sii fiera di te.
RispondiEliminaun abbraccio
So cosa vuol dire quando la festa è per te e non per tutti...Quasi come se ti sentissi un topolino che ha rubato un po' di formaggio che invece, per sacrifici e tanto lavoro, ti era dovuto.
RispondiEliminaMa con il tempo ho capito che il mondo del lavoro è cosi', forse piu adesso dato il periodo che prima, ma questo è l'ambiente.
Allora credo che l'unica cosa fare, è quella di separarlo dalla nostra vita.In fondo anche se 8 ore della nostra giornata sono concetrate li, non è in tutto e per tutto la nostra vita.
Tu pensa, che in un periodo come questo, sono una di quelle che quasi vorrebbe dire di no ad un tempo inderterminato(che tempo dopo 8 anni mi concederanno a breve) proprio per non essere troppo legati a loro, proprio per non far si che questi poi, in cambio, pretendino l'anima!
salve ragazze, e grazie per le vostre parole.. chissà.. forse ero davvero solo d'umor nero quando ho scritto questo post.. però resto comunque convinta che sono gran brutti tempi quelli che stiamo vivendo!
RispondiEliminaiole... iole... dal 06/10 ho fatto anch'io il grande passaggio... non l'ho neppure detto alla mia collega che ancora lavora in nero... t'ho detto tutto!
RispondiEliminaIole, cerca di prendere la vita dal lato rosa! Gioisci del traguardo agognato, meritato e finalmente raggiunto! In un momento così difficile per tutti è una gran cosa! Non rovinarti il fegato con considerazioni amare, tanto... a che serve?
RispondiEliminaCongratulazioni cara!
Rosa