Il magico potere della monnezza

Tutti ne parlano, tutti se lo passano, tutti vengono folgorati sulla via di Osaka.
Da Repubblica alle blogger patinate, passando per Instagram e Twitter (provate a ricercare l'hashtag #konmari)
Questo libro QUI.

Kondo Marie, Il magico potere del riordino
Figurarsi se io, che da settimane butto giù i video di Alejandra Costello con la stessa dedizione con cui i 14enni seguono i porno, e il Sol Levante lo sento come casa mia dai tempi dell'okonomyaki di Marrabbio, potevo mai mancare.

Insomma: eccomi qua pronta con il mio Kindle nella mano destra e un (carinissimo e kawaiissimo) bloc notes nella sinistra, perché dai, quando ti si palesa davanti il Verbo vuoi mica non prendere appunti??

E invece... che delusione!!! Alla fin fine consigli utili non ne da neanche mezzo, ma si limita a dire che per avere una casa ed una vita organizzata bisogna seguire i seguenti passi:
1) liberarsi di tutto il ciarpame che abbiamo tra i piedi --> okay, ci sta
2) liberarsi di tutte le cose che ci circondano che non sono proprio indispensabili --> ma tutte-tutte? Vabbè dai.. possiamo provarci..
3) liberarsi di tutte le cose che magari servono pure, ma ne possiamo sempre fare a meno --> eh? No, aspetta un attimo..
4) liberarsi di tutto quello che non ci fa "battere il cuore" --> In che senso? A me le batterie di riserva non fanno venire le farfalle nello stomaco, ma se non ti dispiace me le terrei lo stesso..
5) continuare a buttare via la roba, in una spirale senza fine di va-e-vieni dal cassonetto della spazzatura in cui nessuno è contento se non getta via almeno una trentina di sacchetti, e mica di quelli piccoli! No no, la guru della monnezza ti dice pure che devono essere quelli da 35 lt.

Cioè, questo adorabile faccino qui sta facendo fortuna spacciando per segreto rivoluzionario la tautologica evidenza che, se butti via tutto e rimani con 5 o 6 oggetti in casa, vedrai che tenerli in ordine sarà moooooooooolto più facile.

Ma non mi dire...?!?!?

Non so da voi, ma a casa mia, tolte le cose strettamente indispensabili, resta un buon numero di roba che non è indispensabile, non mi fa pensare ai momenti più meravigliosi della mia vita, ma che preferirei continuare a tenere, tipo:
- vestiti di tre taglie diverse, sono una che oscilla molto e mi seccherebbe ogni volta dover ricomprare tutto;
- oggetti che sono costati davvero tanto e magari oggi non li ricomprerei, ma a buttarli mi sentirei scema due volte;
- oggetti che sono belli. Ha presente, Miss Saigon? C'è la roba che si tiene perché è utile, la roba che ci ricorda i bei momenti, e poi c'è la roba che abbellisce, che racconta chi siamo, che decora.

Ora, non ho niente contro la Signorina Kondo (a parte il fatto che abbia un nome occidentale), ho visto gente far fortuna con il pollo in gelatina e i lucchetti sopra il Ponte Milvio, e poi il Giappone è la terra dei boccaloni per eccellenza, quindi certe trovate editoriali se le meritano pure, ma quello che mi ha davvero disturbata nella lettura è che la sua lezione di riordino sia tanto intransigente da non consentirci neanche di regalare qualcosa, nossignore, dobbiamo proprio fare la felicità del Centro Raccolta Rifiuti e consegnare a loro tutta la nostra vita dentro ben sigillati sacchetti di plastica.

Eh già, perché, dopo aver digerito a forza l'idea di dovermi separare da un Micheal Kors favoloso che ormai mi viene magari strettino, non posso mica consolarmi al pensiero di regalarlo a mia sorella.. Brutta egoista che non sono altro!!! Faccio ordine in casa mia e intaso quella dei miei-più-familiari?? Mai non sia, Kondosan verrebbe subito a bacchettarmi le dita e a riportare i miei straccetti alla Differenziata.

Ed ora, su, voglio essere seria. Durante la lettura all'inizio mi veniva solo da sorridere al pensiero di tutti 'sti giapponesi diligentemente in fila davanti al cassonetto, poi però andando avanti mi sono sentita davvero disturbata: ma davvero? Di questi tempi?!?!
Ora, non so esattamente come vadano le cose a Tokyo, ma qui da me capita quotidianamente di avere a che fare con persone che fanno i salti mortali per far quadrare il bilancio, ed alla sottoscritta, che per fortuna ancora non ci è arrivata, piange comunque il cuore quando deve buttar via il pane avanzato o la verdura andata a male.
E no, non è per gli 80 centesimi, è perché sento sulla pelle il malessere dell'epoca in cui vivo anche quando non mi tocca troppo da vicino.

Qundi abbiate pazienza: le cose che non mi servono più ma che hanno comunque un valore io non le getto via, e, se ancora non mi viene in mente nessuno a cui potrebbero essere utili, nell'attesa continuo a tenermele in casa mia.

E magari cerco un sistema di tenere in ordine gli armadi quando sono pieni, perché da vuoti.. beh, il magico segreto lo conoscevo anche prima di leggere la Kondo..


11 commenti :

  1. Sono morta dal ridere!!!
    Soprattutto al punto 4.
    Io ho la casa abbastanza piena di roba e negli ultimi anni si è aggiunta la mia discarica privata di "rifiuti" messi da parte per essere riciclati.
    Ho dei raptus di decluttering, in cui ho la necessità fisica di mettere in ordine e di liberarmi di alcune cose, ma poi accumulo di nuovo e tutto torna come prima. E il ciclo si ripete, così come il cliché che quando butto qualcosa, poco dopo mi serve.
    A presto! =)
    Dani

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    1. ah, i raptus di decluttering.. mi sa che ne siamo tutti vittima, di tanto in tanto!
      I miei in genere coincidono coi momenti di nervosismo, rimettere in ordine ha un potere calmante.. se non riesci a ordinare la tua vita, almeno puoi far splendere il lavello!!

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  2. Io cerco di non accumulare, ma considerato che vengo da genitori che conservano TUTTO, non mi viene molto facile. Ciononostante la necessità di avere uno spazio vitale mi spinge spesso ad un decluttering selvaggio.
    Sulla "ovvietà"di tanti guru...sfondi una porta aperta, ma talvolta è utile anche sentire ovvietà.

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    1. ..che poi io sarei anche una che butta via il superfluo, condizione zen a cui sono arrivata dopo decenni passati ad accumulare roba di cui poi neanche mi ricordavo.. ma ai livelli della kondo speriamo di non arrivarci mai..

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  3. Anch'io voglio far soldi scrivendo un libro che poi diventerà il CULT del momento T.T

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    1. ho anche già qualche idea: al momento vanno tanto il decluttering, la cucina iperproteica, i cosmetici eco-bio..

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  4. ho mollato il libro a metà. (ho detto tutto)

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    1. lo credo bene.. tu rischi il divorzio anche solo a portar fuori di casa uno spillo!! :P

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  5. io l'ho finito proprio adesso e mi è piaciuto
    ok.... linciatemi
    io ho letto altre cose in questo libro
    forse c'è un tra le righe che mi calza a pennello

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    1. vabbè va'... fai un salto nella craftroom e tieni solo le cose che "ti fanno battere il cuore"...

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