Quando si dice quelle giornate in cui la legge di Murphy sembra dominare ogni singolo minuto...
Premessa: da quando io e Rosy abbiamo deciso di partire per la Provenza, circa due mesi fa, tra assenze, trasferte, viaggi non siamo riuscite a trovare un singolo week end libero per vederci.
Finalmente ieri mi alzo di buon’ora e mi metto su un pullman alla volta di Catania.
Programma del giorno: mattinata al mercatino delle pulci, pranzo a base di salmone svedese da Ikea, e quindi visita alla suddetta Ikea, con tanto di pausa al Cafè per discutere i dettagli del viaggio stesso.
Ora, solitamente a Marzo in Sicilia le temperature sono non dico estive, ma sicuramente miti: alberi in fiore, il sole sulla pelle dopo mesi di freddo.. cavolo, è quasi primavera!!
E invece ieri c’era uno scenario da nubifragio.. solo due folli avrebbero potuto pensare che i commercianti avrebbero esposto i loro mobili sotto quell’acqua.. e noi lo abbiamo pensato!!
Deluse, ci avviamo all’Ikea.. e lì, seconda sorpresa: una volante della Municipale bloccava l’accesso (“troppa gente…” ci hanno detto). Mogie mogie facciamo rotta verso un centro commerciale vicino, dove, rimpinzate di patatine e hot brownies, finalmente riusciamo a decidere una volta per tutte il nostro itinerario provenzale:
Marsiglia – Arles – les Baux de Provence – Saint-Remy – Avignone – Isle sur la Sorgue – Aix en Provence
Ma lasciamo perdere i campi di lavanda baciati dal sole e torniamo al nubifragio siculo: non contente, decidiamo di ritentare la sorte all’Ikea, e questa volta riusciamo sì a superare lo sbarramento delle forze dell’ordine… solo per ritrovarci a fare una fila lunga km in una serpentina folle che si snodava (sempre sotto l’acqua) per due volte la lunghezza dello stabile..
E poi.. boh, non so se voi avete mai concepito la folle idea di recarvi all’Ikea nella prima domenica dopo l’apertura, ma, vi assicuro.. lo scenario era davvero spaventoso!!! Nell’area dell’esposizione non si vedevano i mobili!!! Troppe teste, troppe braccia, troppe gambe… troppo caldo!!!
Mio marito quasi non voleva crederci, quando mi ha visto tornare con solo una confezione di cucchiaini come acquisto, lui che è abituato a sentirsi chiamare per scaricare dall’auto bustoni e bustoni..
In conclusione: stanche? Sicuramente! Deluse: neanche un po’! Volete mettere la soddisfazione, di poter dire, tra qualche anno “io c’ero..”?!
E poi ho imparato una lezione importante: d’ora in poi, nelle mie preghiere, oltre alle vittime di stragi, cataclismi e terremoti, ricorderò anche gli impiegati Ikea in servizio il giorno delle inaugurazioni…
ahahah.. hai riepilogato perfettamente e con ogni particolare la giornata di ieri!
RispondiEliminaAdoro legggerti e adoro l'ironia di ogni post!
Magari riuscissi a scrivere come te!Hai mai pensato di cambiare mestiere?
Lascia perdere i numeri, l'ambito letterario ti attende! :) :)
:-))
RispondiEliminasì.. se non mi confermano il contratto posso sempre fare l'autore di testi per zelig!
RispondiEliminama è scemo 'sto qua? cioè, mi spamma il blog e secondo lui mossa dalla commozione dovrei andare a fare spese sul suo sito?
RispondiEliminapiù facile che mi faccia mozzare una mano..
Seleapi...che coraggio che avete avuto...io ho declinato l'invito ad andare nel prossimo fine settimana...perchè mi sembra troppo presto.
RispondiEliminaUn abbraccio, Daniela
haha mi ricorda tanto l'apertura dell'Ikea a napoli..io , incinta di 8 mesi, spiaggiata su un divano in esposizione in attesa che la calca si affievolisse un attimo. Si, si, come nel film di Sordi , quello quando va alla biennale di venezia con la moglie coatta e sovrappeso..:)))
RispondiEliminache bello sentire che condividete le mie sofferenze!!
RispondiEliminamelina, ma tu proprio in avanzato stato di gravidanza dovevi andarci?! in quel caso mi sarei fermata persino io!!!
Possiamo dire davvero: c'eravamo anche noi!!
RispondiElimina