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Nella mia città di origine, Napoli, nonostante sia stata fonte di ispirazione di una bellissima canzone, non ci sono particolari celebrazioni, tranne forse nel quartiere di S. Lucia.
Ecco perché, con questi pregiudizi in mente, mi ha molto meravigliata scoprire che in Sicilia invece è una santa molto amata e celebrata quasi dappertutto. "Pregiudizi", proprio, che mi facevano collegare il culto di Santa Lucia ai paesi nordici.. ignorando completamente il fatto che, anche storicamente, la Santa sia originaria di Siracusa.
Da quelle parti, ho scoperto, in questi giorni tutta la città partecipa ad un'unica grande festa, con processioni, candele e celebrazioni religiose.
Più modestamente, qui ad Agrigento ci si limita a preparare alcuni piatti tipici. La tradizione vuole che si mangino esclusivamente cereali, che in Sicilia vuol dire arancine: le classiche, al burro o al sugo, o anche varianti più moderne (agli spinaci, ai funghi, al salmone..).
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Ancora, in questi giorni in ogni casa si prepara la cuccìa, dolce a base di ricotta lavorata con lo zucchero, mista a ceci e frumento cotto, ed arricchita con gocce di cioccolato o pezzetti di canditi.
Ci credete?? A me, che in generale non amo la pasticceria siciliana (lo so, brucerò tra le fiamme dell'inferno per questa eresia..), la cuccìa piace da morire!!!
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