Week In The Life - Spring Edition

Ali Edwards è una scrapper conosciuta e dallo stile molto personale, pulito, lineare, molto incentrato sulle immagini e sulle storie che vuole raccontare.
E' anche una donna (e una business woman) accorta e creativa, e difatti s'è inventata diversi progetti che, in ambito scrap, hanno avuto un successo planetario.

https://aliedwards.com/

Tra questi il December Daily (che ha spopolato e che ormai anche io faccio più o meno regolarmente) e il One Little Word, che qualche anno fa avevo cercato di seguire intoppandomi a metà strada dopo aver scoperto che, in buona sostanza, non faceva per me.

coveer
Un altro è il Week in the Life, che consiste nel documentare ogni anno una settimana della propria vita fotografando e scrappando banali momenti di vita quotidiana.
Sulla carta sembrerebbe facile e anche poco impegnativo, cosa che in realtà non è, visto che devi comunque ricordarti in continuazione di scattare foto perché di solito non è che sia un impulso che ti viene mentre stendi i panni o guardi l'ultima puntata di OITNB.

reason why
Da questo punto di vista l'ho trovato anche molto stimolante, perché dover cercare sempre qualcosa di interessante da immortalare nella quotidianità spesso mi ha spinto a cercare scatti un po' più particolari, prospettive nuove, sottotrame che dicessero qualcosa..

Insomma, Ali fa 'sta cosa ogni anno verso Aprile, ed è interessante anche condividere sui social le foto prima ancora che scrapparle, un po' come curiosare tra le delle istantanee della vita altrui.

Monday

Quest'anno ho deciso di cimentarmi nella stessa avventura, ma, visto che limitarsi ad una sola stagione mi è parso riduttivo, ho pensato bene di fare ua settimana per stagione, cominciando proprio dalla primavera assieme ad Ali.

E' stata una sfida in una pluralità di maniere diverse: diciamocela tutta, spesso non è che si abbia 'sto granché da documentare, epperò in un progetto di questo tipo hai comunque la pagina del "lunedì" da riempire! E quindi, in mancanza di meglio, vanno bene anche immagini casuali, tipo il mio carello di Amazon o screenshottate delle conversazioni whatsapp.

Tuesday
Un altro problema - ma questo puramente "tecnico" - è legato alla stampa delle foto, sulle quali avrei voluto venisse indicato direttamente l'orario con la ripetizione di font e formato che desse continuità alla settimana.
Mistero della fede, Freeprint ha deciso di ritagliare le mie foto a capoccia sua, e tutti i miei buoni intenti sono andati a farsi benedire... vabbè, lezione imparata, aggiusterò il tiro la prossima volta..

Wednesday
Il problema più grande di tutti, però, è stato un altro: casualmente la settimana scelta da Ali per me ha coinciso con visita ai miei, il che all'inizio mi ha causato dubbi di ordine morale (ma così non documento una settimana di vita ordinaria..), prontamente superati (vabbè, è vita ordinaria pure questa..).
Epperò in corso d'opera (più o meno a metà settimana), le condizioni di salute di mia mamma si sono aggravate e lì ovviamente non solo non hai più nessuna voglia di scattare neanche una schifosissima foto, ma proprio vorresti dimenticare tutto il più presto possibile, altro che preservare memorie!

Thursday
Come ho superato anche questa impasse... boh... proprio non lo so..
Probabilmente sul momento mi sarò detta "okay, io vado avanti a prendere foto, ma poi al 99% non le stampo neanche".
Poi però, superato il momento critico, e una volta che mia madre si è fortunamente ripresa, mi è tornata la voglia di documentare anche il buio e le angosce.

Friday

Restava però il problema di come affrontare un tema così delicato senza sbattere brutalmente la malattia in prima pagina.
Io ho provato a farlo lasciando molto spazio al journaling, e cercando di scattare foto che evocassero quello che stava succedendo, senza però rappresentarlo in maniera diretta.

Saturday

..E alla fine sono anche soddisfatta di come sia andata la mia prima esperienza di Week in the Life: dal punto di vista "tecnico" mi pare che l'album abbia mantenuto una sua continuità (certo.. con qualche erroruccio qua e là che potrò facilmente correggere nelle prossime stagioni).
Sotto il punto di vista dello storytelling, ho sicuramente imparato che ad imbarcarsi in un progetto del genere anche nel giro di pochi giorni le premesse possono cambiare completamente.

Epperò, nonostante tutto, si può sempre riuscire ad adattarsi...

2 commenti :

  1. mi sono persa un sacco di cose del tuo blog...
    sto rimediando!

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    1. sabri... studio intenso e disperatissimo, eh!!! a me arrivavano le notifiche sul cellulare in tempo reale e la mia faccia era tutta un "ma che sta facendo?!?!"

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