Riflessioni natalizie

Leggo qui e là di "riflessioni" sul tema del Natale, su come sia diventato una festa del consumo, su come questo porti a dimenticare le sue origini e a trascurare i veri significati, su come a Natale si dovrebbe pensare a chi è più sfortunato..

Sapete che vi dico? A me il Natale piace così com'è, che vogliate definirlo consumistico, ipocrita o come preferite!

Non sono credente e non gli attribuisco simbologie religiose: lo so che l'origine è quella, ma mi pare anche che ormai dappertutto nel mondo il concetto di Natale abbia travalicato i confini puramente religiosi (altrimenti vi assicuro che la mia azienda non mi darebbe quei 3 o 4 giorni di ferie).

- Mi piace il presepe: non perché ricostruisca una scena sacra, ma perché mi ricordo di quando attaccavo pezzetti di sughero assieme a mio nonno, e lo prendevo in giro per quelle scalette così ripide che i pastori a scenderle si sarebbero fracassati tutti gli arti..
(e poi mi piace perché sono napoletana, e conosco S.Gregorio Armeno, e perché i pastori di plastica teneteveli voialtri, che trovare le posizioni strategiche per mascherare gambe o braccia saltate a quelli di terracotta era di per sé un gran divertimento);

- Mi piace l'albero, che non credo simboleggi niente (anzi, secondo me più che altro simboleggia l'imperialismo culturale americano, ma fanculo, tanto mi piacciono anche i Big Mac). Mi piaceva farlo con mio padre e mio fratello, partendo tutti e tre in spedizione a raccattare un ramo spoglio, e poi dipingerlo e addobbarlo con disegni, pasta, bucce di mandarini, fili colorati e qualsiasi cosa la sua fantasia riuscisse a suggerirci (altro che stimolo della cretività.. scrappavo a 4 anni e nessuno me l'aveva detto!), ma mi è piaciuto farlo anche quest'anno, con l'abete in plastica, ma assieme a Daniele e ad un'amica, con Frank Sinatra che cantava jingles natalizi in sottofondo;

- Mi piace fare regali: potendo, li farei anche in altri momenti dell'anno, ma, visto che non posso, mi piace preparare liste, discutere dei gusti altrui, arrivare a compromessi tra quel che piace a me e quello che potrebbe piacere loro, accettare la sfida di trovare qualcosa per quei soggetti impossibili a cui nulla serve e nulla piace!
Sapete una cosa? Mi piace anche riceverne! Mi piacevano le mutande di mia nonna e i pensierini stupidi degli amici (giusto per dire "ci sei anche tu nella mia lista!"), ma mi è piaciuto un sacco anche l'anello da millemila euro di Daniele!
Mi piacciono le telefonate cospirative sul filo del "..perché se tu gli hai preso le pantofole, allora io posso prendere il pigiama coordinato, ma non farti scoprire!!", mi piace che tutti chiedano a me per i gusti dei più piccoli (i parenti mi ritengono un'esperta in fatto di Winx & Co.: dovrei preoccuparmi?) e mi piace trovarsi dopo cena per scartarli tutti insieme...

- E per finire, no, in questi giorni non penso alla solidarietà e ai poveri che non hanno di che mangiare più che nel resto dell'anno.
In tutta sincerità temo di pensarci poco già in generale, ma non voglio fingere che sentirmi in colpa per aver comprato un paio di guanti o un libro sia d'utilità a qualcuno (sicuramente non a loro, ma francamente neanche a me).
Fare del bene solo perché si sta ancora digerendo il cappone? Sì, forse è meglio che mangiarsi il cappone e non fare nulla..
ma non chiamatemelo spirito natalizio...

p.s. quasi quasi lo dimenticavo.. buon Natale a tutti!!!