Global Penfriends

Quando ero giovane, tipo, che so, scuole superiori, mi ero iscritta a una roba in cui per perfezionare l'inglese ti mettevano in contatto con studenti in giro per il mondo. Solo che mentre i miei compagni di classe si scrivevano allegramente con Finlandesi e Australiani, a me era toccato un tizio dall'Uganda che sì e no sapeva parlare in inglese e alla quarta/quinta lettera mi chiese di mandargli un paio di Nike, cosa che fece repentinamente tracollare la nostra già precaria relazione.

(Anni dopo, dopo avergli raccontato questa storia, Daniele cominciò a cercare di spaventarmi dicendo che l'Ugandese sarebbe sbarcato sulle nostre coste e mi avrebbe cercato per vendicarsi, tanto il mio indirizzo già ce l'aveva. Fatti due conti, e verificata l'aspettativa di vita media in Uganda, me ne uscii con un ultra-cinico "speriamo che è morto" che a tutt'oggi resta una delle mie migliori battute, nonché la mia più frequente auto-citazione. 
...Vabbè...)

E poi niente, è esploso il web e a scrivere lettere non ci ho proprio più pensato.

Finché, come mi accade sempre, qualche mese fa ero alla ricerca di tutt'altro (credo del katsuboshi per dare sfogo alla mia più recente fissazione sulla cucina nipponica), ma sono finita su questo sito: Global Penfriends.
Circa tre minuti dopo, con la pacatezza e la moderazione che mi contraddistinguono, mi ero iscritta e scandagliavo profili alla ricerca di possibili match.

Buste effettivamente ricevute dalla sottoscritta
Come funziona? 
Iscrivendosi al sito si costruisce un proprio profilo, nel quale ci si presenta e si specificano le proprie richieste di contatto (solo lettera, solo mail, entrambi, scambi di pacchetti...) e qualsiasi altra limitazione (tipo "non cerco marito", "solo over 30" o "non si inviano scarpe da ginnastica di marca, pena l'anatema e le minacce di morte").
L'adesione gratuita ti lascia controllare i profili degli iscritti, ma puoi contattare solo una persona per ogni giorno di iscrizione. Quindi se mi iscrivo oggi ho un solo contatto da giocarmi, ma tutto sta a far passare un po' di giorni. Ci sono anche sottoscrizioni a pagamento, ma non ne vedo l'utilità, basta aver pazienza.


Cosa fare?
source: web
Naturalmete c'è bisogno di fare un po' di scrematura tra i mille profili e ci sarà anche chi non risponde alla tua richiesta di contatto (in compenso sarai contattato tu da qualcun altro).
Io ho adottato e raffinato la seguente tattica: mando un primo messaggio standard in cui dico "ciaociao, mi piacerebbe scambiare 4 chiacchiere, se vuoi sapere qualcosa di me leggiti il profilo, se ti va la mia idea sarebbe di scriverci qualche email prima delle lettere vere e proprie, ci stai?".
Dalle mail capisci se ne vale la pena o no: io a quelli che ti scrivono solo "oggi fa molto caldo, fa caldo anche da te?" o che non usano la punteggiatura, a prescindere non rispondo più.

source: web
E quindi?
Sempre in virtù delle mie mono-manie, al momento mi intrattengono in amabili conversazioni epistolari con tre giapponesi, che sono ciò che resta delle mie decine di contatti andati a vuoto.
Inoltre sono stata a mia volta contattata da parecchia gente, ma lì sono più selettiva (se in passato scartavo gli uomini amanti delle scarpe di marca, ora scarto gli uomini tutti - e con molta soddisfazione), ed ora come ora intrattengo conversazioni solo con una cinese fissata col cinema e con una una poetessa australiana.



Sì, ma... che gusto c'è...?
Ah.. gusto ce n'è sicuramente tantissimo, almeno per quanto mi riguarda!!!
source: web
Ora, mi rendo conto che di suonare assolutamente banale, ma aprire la cassetta postale, in un'epoca in cui anche le bollette ormai sono diventate virtuali, e trovarci dentro delle buste che hanno - letteralmente - viaggiato per il mondo dopo che uno sconosciuto ha dedicato diversi minuti della sua vita solo a me...  non lo so, io ci trovo qualcosa di magico.
Tra l'altro io sono genuinamente curiosa di penetrare l'ordinarietà della vita in altri posti, di capire quante ore lavorano, se si preparano i pasti o mangiano fuori, di scambiare ricette (possibilmente che non prevadano l'utilizzo del katsuoboshi) e così via.

La Mailing Art 
E poi ovviamente c'è la parte ludica, sarò una scrapper mica per caso?
Uno degli aspetti centrali di tutta la questione è scatenare il proprio arsenale scrap per riciclare quello che mi piace meno decorare al meglio le lettere e le buste in partenza, e inserire all'interno qualche pensierino extra: una volta una delle giapponesi è andata a a visitare una fortezza dalle sue parti e assieme alla lettera in cui ne parlava mi ha mandato un foglio di qualche brochure presa sul posto. Ovviamente la scritta era in kanji e io non ci ho capito niente, ma, di nuovo, ho sentito la magia..
Eppoi ci si scambiano foto, stickers, foglie secche e qualsiasi altra cosa di peso e dimensioni ridotte.

Impegnativo? Un po' - forse - ma neanche poi tanto..
Oh, qua la dobbiamo finire di classificare come "impegnativo" o "bello-ma chi-ce-l'ha-il-tempo" tutto quello che non abbiamo sufficiente voglia di fare (il che è legittimissimo, ma è solo una questione di priorità, non di tempo..).

Vi ho convinto? Qualcuno vuole provare...???


Momento GOT della settimana

Probabilmente non frega niente a nessuno, ma io non ce la faccio e in qualche maniera devo pur sfogarmi.
Dopo la prima puntanta in cui non succedeva niente e tutti restavano impalati a dire cose senza senso, ora tutti corrono qua e là a fare cose senza senso.

Picco di irrazionalità il discorso di Cersei che cerca di farsi seguire dai pochi alfieri Tyrell rimasti "...e niente, è arrivata questa regina cattivissima e sanguinaria che ha tre draghi e potrebbe bruciare le vostre terre, in effetti cinque minuti fa io che sono davvero cattivissima e sanguinaria ho bruciato la vostra capitale, e a pensarci bene quella coi draghi è una vostra alleata quindi non si capisce perché dovrebbe attaccarvi, però dai.. mettetevi contro di lei così magari veramente vi brucia..".

Poi c'è stata l'Esposizione Universale di Westeros con tanti mirabili ritrovati della tecnlogia e della medicina a cui nessuno in migliaia di anni aveva mai pensato.
 


Serve un'arma micidiale per sconfiggere i draghi? E che sarà mai, Qyburn ti inventa il super-balestrone, basta solo convincere Drogon a starsene lì fermo e immobile a farsi impalare (senza nranche respirare, sia mai che il balestrone prenda fuoco).



Poi c'è il morbogrigio, che è tipo la malattia del secolo di Westeros, nonostante gli sforzi di tutti gli arcimaestri non c'è niente da fare, il contagio è una sentenza di morte... per tutti tranne che per Jorah, che ha la fortuna di incontrare Sam! Infatti il tirocinio a forza di padelle raschiate gli è valso un paio di lauree ad honorem, e Sam concepisce una cura geniale a cui nessuno evidentemente aveva mai pensato: per guarire dal morbo grigio basta.. raschiare via il morbo grigio!!


(detto tra noi, geniale pure Missandei: da un'occhiata, capisce che da quelle parti non è cosa, si arrangia con quello che ha...)

9 commenti :

  1. Anni fa, quando ero una giovane e seguita blogger, prima che Facebook e WhatsApp monopolizzassero il canale della comunicazione virtuale, avevo organizzato sul mio blog uno scambio epistolare di lettere vere, in carta inchiostro e francobolli. Ho avuto una discreta adesione da parte dei miei lettori ma non credo che nessuno degli scambi abbia poi avuto un seguito. Anche io sono una nostalgica Delle lettere vere, e con la mia corrispondenza in Francia ci siamo scritte dalla seconda media fino al mio secondo anno di università e ci mancavano i campioncini dei profumi e di altri prodotti di make-up. Bei tempi.
    (Sono sempre Lucy)

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    1. e pure per questa dici che è passato troppo tempo...? tipo icq?? danie', la verità qua è che siamo vecchie ebbasta...

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Uffaaaa...problemi di accesso
    dicevo....

    Faresti piangere pure Martin...

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    1. e quando pure fosse, non saremmo neanche lontanamente pari...

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  4. Se mi iscrivo me le mandi un paio di Nike? Ahahhahaah scherzo ovviamente ma grazie per aver raccontato quell'episodio, molto divertente ora (chissà la delusione e la rabbia all'epoca)
    Un abbraccio!

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    1. sai che è un'idea?!?! a tutti i nuovi follower, un paio di air jordan autografate! :P

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  5. a me è successa esattamente la stessa cosa, ma con un ragazzo di Quezon City!
    Pure lui voleva le Nike ^___^
    e pure per me in quel momento il nostro rapporto epistolare ha avuto un tragico epilogo -_-

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    1. sta' a vedere che 'sta cosa di chiedere le nike fosse un'abitudine... uhm.. il mistero si infittisce.. (e ora mi tocca aprire google maps per trovare quezon city...)

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