Lo scontento del nostro inverno

(Nota per i lettori: post assolutamente inutile ed autoreferenziale, ma volevo troppo usare questo titolo, quindi amen)


Non so come funzioni dalle vostre parti, ma io, nella vita, ero abituata ad susseguirsi delle stagioni che, per quanto caotico e indecifribabile, era pur sempre percepibile.

Ai tempi in cui andavo a scuola (Liceo Carducci, Nola, NA), funzionava più o meno così: a Settembre mi compravo la Smemo e i quaderni, qualche tempo dopo sostituivo il giubbotto in jeans con qualcosa di imbottito, sotto Natale litigavo con mio fratello per il possesso della stufa a gas, il Lunedì in Albis ci si ghiacciava il culo per aver preteso picnic e frittata di maccheroni indipendentemente dal clima, poi come premio per la promozione mi rifacevo il set da spiaggia e dopo due o tre settimane al mare tutto ricominciava come prima.

Da quando mi sono sposata (Valle dei Templi, Agrigento, Mondo di Sotto), le cose si sono fatte più fluide: il giubbotto imbottito arriva più tardi, diciamo verso Natale, e quello super-imbottito tipo omino Michelin non arriva proprio più; l'inverno scorre sostanzialmente mite, fatta eccezione per un'unica sparuta settimana di gennaio, generalmente coincidente con la Festa del Mandorlo in Fiore (tipica ricorrenza locale che consiste nell'invitare ballerini folkloristici di tutto il mondo per poi malignamente gioire nel guardare i Polynesiani rabbrividire nei loro gonnellini di paglia mentre sfilano in costume per le vie cittadine).
Già sul finire di Febbraio si parte con le domeniche in campagna, con fave fresche, ricotta calda ed infiniti barbecue, mentre il pranzo di Pasqua si conclude con una passeggiata sul lungomare durante la quale ci si convince tutti che fa già abbastanza caldo almeno per prendere il sole.
A metà Giugno la città si svuota perché l'80% dei suoi abitanti si trasferisce in massa 5 km più a valle, cosicché io mi godo la libertà di parcheggio e il fresco dell'aria condizionata in ufficio fino a Novembre inoltrato.

Semplice, ordinato, affidabile, anno dopo anno.

Il 2015 no.
Quest'anno ha voluto ritagliarsi una menzione speciale nel palmares degli Almanacchi Lunari, probabilmente non ci sono centenari o bicentenari sufficientemente degni di nota (in effetti Google mi restituisce la Sora Lella o lo scoutismo saluzzese).
Quest'anno abbiamo cominciato a soffrire il freddo con un'insperata nevicata natalizia, che lì per lì ci ha fatto anche sorridere, ma, ragazzi.. qua stiamo ancora soffrendo!
Quest'anno ci siamo goduti lo spettacolo dei templi nella nebbia, poi della spiaggia innevata, e, credetemi, qui non siamo equipaggiati (per dire, non posseggo più neanche un paio di guanti).
 
Quest'anno a ridere sono i Polynesiani, tranquillamente affaccendati sotto il sole di Bora Bora, visto che il Mandorlo in Fiore è stato cancellato a causa del maltempo....


Ora l'inverno del nostro scontento
è reso estate gloriosa da questo sole di York
e tutte le nuvole che incobevano minacciose sulla nostra casa
sono sepolte nel petto profondo dell'oceano

12 commenti :

  1. E' inutile dire che tu hai ragione...ciononostante penso sia meglio così.
    L'anno scorso l'inverno non c'è stato e abbiamo pagato con un'estate inesistente. Mi auguro che quest'anno, col ritorno delle stagioni pressocché normali, ci godremo un'estate normale (cmq i guanti li vendono nei negozi...)

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    1. non lo metto in dubbio, ma.. con quale coraggio potrei presentarmi in un negozio a comprare guanti il 05 marzo?!?!?!

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    2. ...pensa che te li regalerebbero come supersaldo! ;-)

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    3. ora sono in fissa per dei costosissimi mezzi guanti! tutta colpa tua!!!!!

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  2. Qui il freddo c'è e si fa sentire, anche se oggi in particolare è una giornata bellissima seppur ventosa.
    Nel caos climatico generale, al momento, mi auguro una cosa sola: che ci sia una primavera... non come l'anno scorso...
    Dani

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    1. mi sa che le primavere son diventate rare da taaaaaaaaanto tempo.. o forse solo siamo tanto disabituati al fluire canonico delle stagioni, che ormai ci sembra fuori dalla norma!

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  3. Hai proprio ragione!!!
    A proposito, ho comprato la Philofax, dopo aver letto il tuo post. Ritieniti colpevole per avermi contagiata.
    Stefy

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    1. ahia... sei proprio entrata nel tunnel, eh?? auguri!!!
      (ps quale filofax?!?!?!)

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  4. Sono originaria del sud Lazio, dove il clima è mite, gli inverni non sono mai troppo freddi, dove la neve la ricordiamo per pochi eccezionali eventi come ''la nevicata del '56'' (Mia Martini incise una canzone con questo titolo).
    Sono freddolosa di mio, adoro l'estate e per amore mi sono trasferita definitivamente in Abruzzo due anni fa e qui comincio a portare i maglioni già da settembre.
    Quando arriva novembre evito di uscire persino la sera e quest'anno ha nevicato a dicembre e il bis la settimana fa. L'anno scorso l'estate l'abbiamo vista solo ad agosto, praticamente con il binocolo
    Non mi abituerò mai!
    Fabiola

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    1. ma che ti devo dire, Fabiola.. l'inverno sta imperversando anche qua nel profondissimo sud, posso solo immaginare che vitaccia facciate voi in abruzzo.. che ricordo come una delle terre più fredde e umide in cui io sia mai stata!

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    2. Io l'inverno vivo un dramma eppure non so cosa darei per fuggire dal centro e emigrare in campagna.

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    3. anche io.. campagna polinesyana, magari! :P

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