Lèggere/leggère

Per esempio, non ho mai letto Proust.
Non c'è un vero e proprio motivo, ricordo solo di averci provato, da ragazzina, e di non essere assolutamente riuscita ad andare più in là di poche pagine (dove la locuzione "da ragazzina" ha già un suo peso specifico, ma anche il fatto di aver preteso, equivocando, di voler iniziare da Il tempo ritrovato conta abbastanza).

Oppure non ho mai veramente letto Joyce, se escludiamo un passaggio assai frettoloso sui Dubliners, e una tragicomica pretesa di leggere l'Ulisse in originale (se vi sembra che io abbia un'eccessiva fiducia nelle mie capacità, qualche volta vi racconto di quando mi sono messa a leggere Kafka in tedesco).

Ancora: a me la letteratura americana piace, senza mezzi termini, in un'ipotetica classifica dei libri preferiti di ogni tempo ne figurerebbero almeno due di Steinbeck, eppure, ecco.. Hemingway... lo prendo.. lo lascio.. un raccontino dei 49.. qualche pagina di Fiesta.. ma no, non lo reggo abbastanza..

E così, in un pomeriggio di metà luglio, spengo il Kindle e mi chiedo: ma perché, con tutto quello che di bello c'è di leggibile nel mondo, con tutta la Grande Letteratura che so che mi affascinerebbe, con tutto quello che so di dover leggere per poterne avere un'opinione, con tutto l'appassionante che sicuramente esiste senza che neanche io lo sappia... perché mi ritrovo a leggere di una specie di alchimista spagnolo che cerca il mantello del Sagittario, di rune e di monaci malvagi???


2 commenti :

  1. uffff... non vedo la foto!!!!
    ulisse nemmeno mi ci avvicino!
    dubliners letto tutto.... kafka letto metamorfosi... da ragazzina! :)
    proust come te... niente!
    in effetti anch'io mi faccio spesso la stessa domanda.... però sai cosa? va bene anche così... purchè si legga! :)

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  2. fa niente, pè una foto scema..

    però sai una cosa? il "purché si legga" non mi convince..

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