Un mondo di poeti, modelli, fotografi, cuochi

Su alcune cose, l'ho già detto e ridetto. arrivo inevitabilmente seconda. 
Su altre, manco a dirlo, non arrivo proprio (altrimenti la mia crociata contro gli skinny, che stanno male al 90% delle donne, ma non accennano a sparire dagli scaffali, si sarebbe conclusa positivamente già da qualche anno).

Per esempio, ho comprato uno smartphone solo quando la batteria del cellulare precedente è andata a farsi benedire, e l'omino Tim, che poi è un mio amico, mi ha spiegato che doveva fare budget vendendo uno stock di Samsung che gli erano rimasti sullo stomaco.

Dopo neanche un mese, mi chiedevo stravolta come facessi a sopravvivere prima.
Uso il cellulare per le foto, il navigatore, la musica, i promemoria, le liste, internet, i giochini, le mappe, la dieta, i social.. ogni tanto ci telefono pure!
La maggior parte delle app che ho installato sono effettivamente "utilities", cioè robine che mi semplificano la vita (e solleticano la mia naturale predisposizione alla manialicatità ossessiva-compulsiva, vabbè..).
Poi l'attrezzo mi serve anche per tutti quei momenti "vuoti", ossia quando sono in fila da qualche parte, quando mi annoio, quando in tv non c'è niente di interessante, quando il direttore è assente e non ho voglia di lavorare..

Epperò una roba che non ho mai-mai-mai potuto capire sono quelli che, mettiamo a cena con gli amici, tirano fuori l'iphone e cominciano a ticchettare selvaggiamente.
All'inizio mi affannavo a ricercare una qualche spiegazione di come si potesse preferire il texting con chissà che alla mia indiscutibilmente inebriante compagnia (bollettino medico sull'intervento alla prostata del nonno? Cybersex con Jhonny Depp?). 
Poi ho capito che no, semplicemente informavano l'universo mondo sul fondamentale fatto che in quel momento bevevano una birra al Ficus Bar, e giù foto del boccale, aggiornamenti di status, selphies del brindisi, selphies con le capuzzelle avvicinate a destra e selphies con le capuzzelle avvicinate a sinistra, commenti ai commenti (il cui spessore letterario generalmente è del tipo "oh non ti ubriacare troppo!!!"), emoticon come se piovesse (molto gettonata la pesca giapponese con la nuvoletta accanto), mappature, geotag e continui trilli ancora più fastidiosi del clap-along-if-you-feel che intanto va in sottofondo.

Risultato? La birra sgasata e - soprattutto - la sottoscritta con due coglioni così.



E la cosa più fastidiosa in assoluto non è tanto l'evidente indifferenza che provano per la tua compagnia qui ed ora, ma il fatto che anche quando si staccano da quei cosi.. continuano a parlarne!!!
- ...allora lui mi ha scritto "buonanotte gioia" e io ci ho messo una faccina così e lui mi ha risposto con una faccina colà e quando tu hai commentato lui ha messo un'altra faccina e allora secondo te voleva dire veramente quello che ha detto..."

Seh...  intanto la MIA faccina diventa così  O___________________________________O

Insomma, ero tranquillamente risoluta a non uscire più con chiunque mi avesse invitato via whatsapp, beandomi della mia superiorità morale, intellettuale e libatoria, del mio aver preso le distanze da Facebook in tempi non sospetti, del mio parco utilizzo degli hashtag su un social di nicchia come Instagram, del mio inserire la vibrazione, del mio dedicare totale attenzione a chi mi sta di fronte e soprattutto a ciò che sta sulla tavola..  e poi mi imbatto in questo post di Mammaholic, e in particolare nel suo punto n. 15:

E per chiudere il tema "social": siamo diventati tutti poeti, modelli, fotografi, artisti, cuochi (appunto), opinionisti, scrittori, designer e tutti estremamente fichi. Poi nella realtà c'abbiamo il tartaro, bruciamo il sugo , arrediamo casa da Mondo Convenienza e copiamo i pensierini del nostro quaderno di seconda elementare "Oggi sono stata al mercato con la mamma" diventa "#sunny #saturday #solocibobio #giornatafradonne" (+ foto naturalmente).

Ehm.. quando si dice #coltaincastagna...

5 commenti :

  1. Eh già! Proprio ieri ho passato il pomeriggio ad oscurare il mio profilo FB, dopo aver partecipato ad una cena dove c'era uno dei commensali col suo smartphone collegato su FB e scorreva le foto e i post di una ragazza e la prendeva in giro e noi tutti curiosi: vediamo? Vediamo? Io la prima! Poi ho passato la notte a rimuginare su questa cosa e a chiedermi ma perchè? Ma per quale motivo? E a me piacerebbe se in una qualunque tavolata ci sia uno dei miei ex collegato col suo smart ad esibire le mie foto e i miei pensieri e ridere con i suoi amici? No affatto! Non mi piacerebbe! Quindi oscuramento profilo, e continuazione della dieta mediatica. Mi sono messa a dieta mediatica perchè mi sono resa conto che avevo in testa troppe informazioni superflue che inconsapevolmente mi mettevano sotto stress. Mi sono imposta di accedere a internet solo nel week end salvo capatine urgenti su Wikipedia, e mi sento molto meglio.

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    1. assia, ma.. non stai passando da un eccesso all'altro?? cioè.. capisco facebook, io stessa l'ho eliminato dalla mia vita millemila anni fa (nel senso che tengo il profilo in attesa che zuckenberg si compri quelle due o tre cosette che ancora gli mancano e mi imponga l'accesso tramite fb, ma è sostanzialmente un profilo "vuoto"), però addirittura tagliare ogni altro contatto con la rete.. e fin quando sarai "a dieta"???

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    2. ahahah ma non è un taglio netto, mi collego solo per il week end perchè ho il tempo contato e starmene davanti al pc mi fa sentire come se sprecassi il mio tempo... Sono in fase sperimentale, poi dopo la dieta scriverò un post sul blog. ^_^

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  2. Peccato non avere le faccine anche qui! :D
    Un abbraccio Iole!
    #forsemodellanomaadorolafotografialacucinaepreferiscol'Ikeaalmondoconvenienza
    E questo hashtag mi fa sentire tanto cool!

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    1. ahhhhh giuli mia.. a noi ci hanno rovinato i filtri di instagram, questa è la dura verità.. ^__^

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