l'amerei (se potessi)

Ma cosa vi prende?! Sul blog in questi giorni è tutto un fiorire di ghirlande di foglie secche, di bacche, di gialli e di rossi, di motivi per cui l'autunno è così imprescindibilmente romantico e desiderabile.
Vi dirò, stavo per cascarci anche io: non tanto per l'header del blog, che tanto si è inzuccato da più di un mese, quanto per il fatto che stavo proprio andando a cercare qualche bella foto da pubblicare.
Poi mi son fermata un attimo e mi sono detta: cioè, ma chi l'ha visto mai un acero, da queste parti!?!?

E così ho deciso di parlarvi dell'autunno-qua-dove-vivo-io.

L'autunno, qua dove vivo io, praticamente non esiste. Dovrei chiedere agli anziani del posto per vedere se qualcuno ne conserva una qualche testimonianza, o magari wikipediare alla ricerca di informazioni sui cambiamenti microclimatici in questo lembo di terra.
Quali che ne siano le cause, l'autunno, tradizionalmente inteso, semplicemente non c'è: passiamo da giorni di calura intensa (che qua in genere arrivano fino ad Ottobre, ma ricordo l'anno scorso un 1 Novembre in riva al mare) a un paio di giorni di freschetto (quelli in cui la gente normale si porta dietro un golfino, ed io invece mi becco un raffreddore che mi trascinerò poi fino a Gennaio), per poi piombare improvvisamente nei cappotti e nelle sciarpe.

Ma poi... sicure di amarlo, questo benedetto Autunno??


Sulla scia di Cesare (De Bello Gallico), o più propriamente di Gianni Rodari (Trattato sulla Befana), scompongo il soggetto nelle sue componenti fondamentali: Autumnus omnis divisus est in partes.. boh.. multis..


  1. Le zucche: okay, hanno una forma evocativa, colori brillanti, le puoi accatastare con grande soddisfazione. Davvero belline. Solo che.. come dire.. mi piacciono, ma non le mangio, ecco. Bleah!
  2. Le foglie secche: come vi dicevo, neanche l'imbra di un acero, da queste parti. Così come il freddo arriva all'improvviso, allo stesso modo il fogliame passa dal verdino alla... disintegrazione??? Okay, mi rendo conto che la polverizzazione atomica, come spiegazione, non è molto plausibile. Facciamo così: terrò d'occhio il viale alberato che c'è da casa al posto in cui lavoro.. e vedremo!
  3. Le castagne. Le castagne mi piacciono, giuro! Solo che, caso mai doveste reinvetarvi un lavoro, vi suggerirei di venire a fare il caldarrostaro in Sicilia, visto che la piazza è totalmente sgombra e il monopolio assicurato. Comunque, dicevo.. buone le caldarroste, solo che... ecco, forse io e la mia capigliatura sottile e non particolarmente folta siamo ipersensibili rispetto a questo problema, ma… vogliamo parlare dei vecchi adagi, della caduta dei capelli, e del fatto che bioscalin & co. in questo periodo raddoppiano la pubblicità senza che questo abbia nessunissimo effetto pratico??
  4. Zuppe & tisane: niente da dire, queste mi piacciono. Cibi naturali, caldi, nutrienti.. ah, e mi piacciono anche i crostini, l’olio a crudo, una spolverata di formaggio.. e che c’è meglio di un muffin per accompagnare il tè ai frutti rossi??
  5. Le feste autunnali: che a me ‘sta mania di Halloween, questo addobbare negozi e case come se poi ci fosse davvero qualcuno che va in giro a chiedere dolcetti ancora non se ne scende, le serate disco in costume sono di una tristezza sconfinata, ma soprattutto… io voglio festeggiare il Ringraziamento!!! Voglio imbottire tacchini, pestare i mirtilli e sfornare crostate di zucche, e pazienza se poi non mangio nessuno dei tre (bleah-bleah-bleah)!  
Voglio fermarmi a riflettere sulle cose per cui essere grata.. e celebrare il mio renderne grazie.. ma nessuno qua mi capisce!! Tutti che pensano solo a comprarsi i cappelli da strega..





3 commenti :

  1. Il mio commento stava diventando troppo lungo per cui l'ho trasformato in post sul mio blog

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  2. ...eh...ora che ci penso...non sarebbe male fermarsi e pensare per cosa siamo grati... cmq io adoro le foglie gialline sui marciapiedi e camminarci su sentendo quel rumorino....adorabileeee :-)

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  3. ehm okay, ma.. qua non se ne vedono foglie a terra!!! tutt'al più antipatiche bacche che si spiaccicano sotto i piedi e producono un antipiaticissimo effetto scivolo.
    oggi fotografo, giuro!

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